Laureana ha origini longobarde; essa si sviluppò intorno al castello Lauri, costruito sul finire del IX sec. dal conte Guido. Si pensa fosse la capitale del Cilento; questa tesi è avvalorata da numerosi elementi: nel 1489 era il paese più popoloso ed inoltre era la sede di numerose famiglie nobili. Tra i beni architettonici vanno menzionati il Palazzo Feudale del Mercato, risalente al IX sec., la Cappella dell'Annunziata costruita nel 1348, il Palazzo Cagnano, il Palazzo Sanseverino, il Casale Aversana, la Cappella della Congrega, il Santuario della Madonna dell'Acquasanta, il Convento di San Francesco del'400, la Chiesa di S. Maria del Paradiso e ancora quella di San Michele Arcangelo.
La sua posizione, dominante il golfo di Salerno con controllo a vista dei castelli di Agropoli e Capaccio, nonché il trovarsi al centro delle vie di comunicazione che collegavano i centri della Valle dell'Alento ai porti costieri, la portò ad essere per oltre cinque secoli il polo più importante della baronia del Cilento.
Lungo tale periodo Laureana legò la sua storia alle alterne vicende della famiglia Sanseverino, di cui condivise fortune e rovesci, della congiura di Capaccio nel '200, alla congiura dei Baroni nel '400, ai fatti che sancirono la loro fellonia nel '500.
Che Laureana fosse la capitale del Cilento è una tesi avvalorata da numerosi elementi, in primo luogo ancora nel 1489 era il paese più popoloso con circa 5000 abitanti, in secondo luogo perché era la residenza di numerose famiglie nobili, in terzo luogo era il fulcro della vita commerciale, trovandosi al centro delle principali vie di comunicazione della regione.
Il Palazzo Feudale (Castellum Lauri) di proprietà della famiglia Del Mercato, fu edificato nel IX secolo dal Conte Guido per contrastare i saraceni che nell'878 avevano conquistato il Castello di Agropoli (vedi scheda). La parte originaria dell'edificio è quella rivolta a ponente ed a settentrione, nel cortile si nota ancora il ponte levatoio attraverso il quale si accedeva, fino al 1840 circa, all'interno della casa. Il castello aveva due torri, una a ponente ancora esistente e l'altra a nord-est, oggi diroccata, ma di cui esistono ancora le fondamenta, entrambe le torri, secondo lo stile costruttivo longobardo, a sezione quadrata. Al tempo della conquista normanna, divenne feudo della famiglia Sanseverino per poi passare alla famiglia Del Mercato che lo vendette nel 1600 a Gian Battista Farao, nuovo feudatario del paese, il fortilizio, fu trasformato in palazzo baronale, divenne sede degli uffici della corte feudale seguendo le vicende del feudo passando così ai Del Giudice e poi alla famiglia Sanfelice. I Sanfelice lo possedettero dal 1625 al 1822 anno in cui il palazzo ritornò alla famiglia Del Mercato, anche Luigia Sanfelice fu ospitata in questo palazzo per circa due anni. Le alterne vicende della famiglia Sanfelice fecero decadere il palazzo, che quando fu comprato da Luigi del Mercato nel 1822 era fatiscente. I lavori di restauro finirono per snaturare il carattere medioevale già alterato in precedenza.
Il Palazzo Cagnano fu edificato nel 1832 dalla famiglia omonima appartenente alla piccola nobiltà. In possesso di un feudo in località Perdifumo, i Cagnano furono intendenti dei Sanfelice, quasi sempre lontani da Laureana e poco attenti ai propri interessi. Il palazzo ebbe il suo massimo splendore nel suo primo cinquantennio di vita , infatti in questo periodo la famiglia Cagnano ebbe un tenore di vita molto alto. Attualmente il palazzo è stato ristrutturato ed è sede della Comunità Montana Alento Montestella.
Il Palazzo Del Mercato, contiguo al precedente palazzetto Cagnano, fu costruito intorno al 1200 e risulta dalla fusione di quattro case, di cui tre si affacciano sulla via principale. In questo palazzo nacque Gian Cola del Mercato nel 1618, noto giurista e storico che vi morì nel 1689. Il palazzo conserva gran parte dei pregi architettonici ed è di proprietà degli eredi del notaio Gian Camillo Del Mercato.
Il Palazzetto Cafarelli sorge in centro tra via Roma e via Garibaldi. Di stile neoclassico e costruito intorno al 1500, l'edificio apparteneva ad un ramo secondario della famiglia Cagnano. Venduto recentemente avrebbe bisogno di una ristrutturazione.
Il Palazzo Principe, si trova attraversando piazzetta Aldo Moro e Via del Mercato di fronte al palazzo feudale. Fu costruito dai Sanfelice, è stato ristrutturato ed è sede del Municipio.
La Chiesa Parrocchiale Santa Maria del Paradiso fu edificata nel 1520 nei pressi del Palazzo Feudale. Sull'architrave vi è la più antica traccia dello stemma di Laureana, un lauro sulla campagna. La chiesa, costruita tutta in pietra locale compresi gli altari e la fonte battesimale di pietra monolitica, fu successivamente riedificata nel 1599 mantenendo le strutture architettoniche precedenti. Nel 1583 esistevano 10 altari privati che appartenevano alle famiglie nobili di Laureana e servivano per la sepoltura. Per quelli che non avevano un'altare privato vi era la cappella di San Cono. Nel XVII secolo la chiesa di Santa Maria del Paradiso fu sottoposta a rifacimento e secondo lo stile del tempo fu arricchita di marmi e altri arredi sacri in modo molto fastoso. Nel 1790 subì un nuovo crollo e fu successivamente restaurata dopo le guerre napoleoniche dal parroco Don Pietro Arciello.
La Cappella Gentilizia SS. Annunziata, datata 1348, apparteneva alla famiglia del Mercato e fu costruita sulla destra del palazzo della stessa famiglia. All'interno si conservano le lastre tombali sotto le quali venivano inumati gli eredi dei fondatori: la più antica è di Bartolomeo Del Mercato datata 1502. Sempre all'interno della cappella vi è un altare dedicato a San Michele Arcangelo fondato per disposizione testamentaria da Gian Cola del Mercato; si conservano inoltre alcuni arredi sacri di pregevole fattura, un quadro del XVII secolo raffigurante l'Arcangelo Gabriele, un'acquasantiera in pietra di stile gotico, risalente al periodo della fondazione della cappella. Vi è anche un bassorilievo rinascimentale che rappresenta l'Annunciazione e una Madonna lignea del XIV secolo. La cappella godeva di numerose indulgenze concesse all'epoca della fondazione e successivamente da Papa Innocenzo VI, da Papa Urbano VII, da Papa Clemente XI e dall'Arcivescovo di Napoli.
Il Convento di San Michele era la chiesa parrocchiale di Laureana fino alla costruzione della Chiesa di Santa Maria del Paradiso. Il suo declino iniziò nel 1519, la chiesa era posta circa 300 metri al di sotto dell'attuale convento. Il Convento di San Michele fu dei padri Dottrinari che vi svolsero un'importante opera sociale in quanto provvedevano all'educazione gratuita dei giovani sia per quanto riguardava le nozioni elementari del leggere e scrivere e sia per gli insegnamenti della dottrina. Dopo le leggi contro i conventi dell'ottocento, San Michele andò degradando fino a diventare un rudere. Solo nel dopoguerra si è avuto il suo restauro ed il ripristino della sua funzione educatrice con l'installazione di un convitto per bambini bisognosi, funzione che è cessata sul finire degli anni settanta. Il convento ora è di proprietà comunale e l'Amministrazione sta procedendo anche con l'aiuto di finanziamenti pubblici alla sua ristrutturazione.
Il Santuario dell'Acquasanta sorge lungo l'antica via che collegava a valle Laureana e Torchiara, nei pressi della Stazione di Torchiara e vicino alle fonti dell'omonimo torrente Acquasanta, affluente del fiume Testene. La tradizione riportata da Gian Cola del Mercato nella sua opera Commentari agli Statuti del Cilento del 1677, vuole che il culto sia sorto per le virtù miracolose della sorgente che sgorga in quel luogo e sulla quale è edificata la chiesetta. La tradizione vuole che la sorgente scaturì quando in quel luogo furono lapidate tre vergini di Agropoli inseguite fin lì dai parenti irati perché avevano ascoltato la predicazione di San Paolo nella non lontana contrada sempre nel comune di Laureana. Oggi il Santuario si presenta formato da un complesso di ambienti: l'aula, il presbiterio, la sacrestia, la canonica. Il presbiterio si caratterizza non solo per il pozzo di marmo datato 1652 dal quale si trae l'acqua miracolosa ma pure per la parete affrescata nel 1647 raffigurante la Madonna e il Bambino, con ai lati San Giuseppe e Santa Lucia. Nell'affresco gli occhi della Madonna sono stati eseguiti in modo da produrre un singolare effetto ottico (trompe-l'oeil) per cui l'osservatore in un qualunque punto del presbiterio ha la sensazione che questi siano continuamente fissi su di lui; forse a dire che Maria vigila sui fedeli ovunque essi siano. Nel '700 la chiesa si arricchì di vari elementi; il baldacchino sopra affresco, la cupola, il soffitto a cassettoni e un pavimento di ceramica con decori in seguito coperto dalla pavimentazione attuale. Il cassettonato dell'aula si distingue non solo per il pregevole uso dei colori ma anche per i decori, che ripropongono, in forma allegorica, l'episodio biblico della Pentecoste. Le strutture murarie del Santuario, la sorgiva d'acqua al suo interno e i commenti dello studioso Gian Cola del Mercato incoraggiano l'ipotesi che lo stesso sia stato edificato e più volte ricostruito su un preesistente luogo di devozione mariana probabilmente del VII° VIII° secolo. Ai primordi del Cristianesimo i battisteri venivano spesso eretti nelle vicinanze di una sorgente, o addirittura al di sopra, affinché il bacino dell'acqua battesimale potesse essere alimentato da acqua sorgente. Il culto della Madonna dell'Acquasanta è tuttora molto sentito sia a Laureana che in tutto il Cilento e la Festa sempre affollatissima si celebra il martedì dopo la Pentecoste. Il santuario della Madonna dell'Acquasanta è facilmente raggiungibile dalla superstrada Agropoli-Vallo della Lucania con uscita Agropoli Sud, proseguendo per circa 4 km sulla SS. Santa Maria di Castellabate si svolta a sinistra al bivio per Laureana dove si può seguire la segnaletica locale per il santuario.
Il Convento di San Francesco sorge nei pressi della frazione di San Martino sulla strada che porta a Rocca Cilento e al suo castello fino al 1871 era nel territorio di Laureana, non si sa attraverso quali vicende sia passato sul finire del XIX secolo al comune di Lustra. Fondato pare nel 1417 da san Bernardino da Siena con l'aiuto di alcune famiglie nobili del posto tra cui le famiglie Capano e Del Mercato i cui stemmi erano scolpiti sulle parti più rappresentative del convento. Il convento fondato dai padri osservanti passò nel 1604 ai padri riformati, la cessione non fu affatto facile e incontrò la fiera resistenza dei padri osservanti. Nel 1640 il convento divenne una casa di noviziato e lo fu fino al 1727 quando il noviziato fu trasferito a Serino. Tra il 1590 e il 1673 furono eseguiti lavori di ampliamento e sicuramente dovette essere quello il periodo di maggiore splendore. Numerose erano le cappelle private all'interno del convento, una parte furono abolite nel secolo scorso con il rimpicciolimento dovuto alla chiusura della navata centrale. Nei pressi del convento sulla strada che porta a Laureana si svolgevano due fiere importanti, quella di San Francesco e quella delle Palme, fiere che ancor oggi si svolgono ma nulla hanno a che vedere con i vecchi fasti. Attualmente il convento è in parte inagibile perché oggetto di una notevole ristrutturazione.
La Chiesa di San Martino sorge nell'omonima frazione, dedicata a questo Santo come risulta da un visita pastorale del 1746. Di impianto molto antico, risulta menzionata nel censimento del 1489. Molto essenziale nel suo impianto originario, la chiesa venne arricchita ed ampliata intorno al 1730, con la costruzione del coro, la decorazione ad affresco del soffitto ligneo e la collocazione di una statua lignea di S. Martino. Nella visita del 1905 è citato il campanile, posto originariamente a sinistra della chiesa, che sarà poi demolito durante il restauro degli anni '30. Nel corso di tali lavori venne inoltre aumentata l'altezza della navata, abbassando il livello di calpestio ed alzando le mura perimetrali. Era prevista anche la ricostruzione del campanile sul lato destro dell'edificio, ma la scarsità di fondi impedì l'ultimazione dei lavori, che sono stati ripresi e completati recentemente.
La Cappella della Congrega, o cappella di S. Giovanni, edificata all'inizio del XVII secolo su un più antico edificio, si trova adiacente alla chiesa di Santa Maria del Paradiso. La cappella, notevolmente degradata e in condizioni di grave dissesto per il crollo della copertura seguito all'abbandono, è stata acquisita dal Comune che sta procedendo alla ristrutturazione e restauro.
Laureana e le sue frazioni sono meta di interessanti e piacevoli camminate.
I percorsi e sentieri attuali, in passato erano delle mulattiere utilizzate per lo scambio commerciale, che con il passare del tempo sono andate in disuso. Solo di recente, grazie alle operazioni di ripristino dalla Comunità Montana Alento-Monte Stella, sono percorribili e lungo molti di questi percorsi ci sono delle aree di sosta attrezzate.
Nel comune di Laureana Cilento troviamo dei sentieri pedonali, percorribili durante tutto l'anno, di grande interesse storico, naturalistico e culturale; tra boschi di castagno, borghi antichi della città, conventi e Santuari.
I percorsi non sono sempre facili da individuare e occorre inoltre, prima di una escursione, verificarne la loro percorribilità, rivolgendosi alle Pro-Loco, alla Comunità Montana o al Comune.
Poiché i sentieri attraversano anche zone abitate, si consiglia la degustazione dei prodotti tipici e di qualità del posto: olio extra vergine d'oliva, fico bianco del Cilento, vini e liquori, salumi e formaggi.
Nella frazione di Matonti si visitano con interesse la Chiesa di San Biagio e la Chiesa della Madonna del Carmelo e il "Museo di storia naturale del Cilento", che conserva una serie di collezioni e ricostruzioni di particolari habitat e collezioni botaniche.