Caggiano è un borgo medievale che domina la valle del Tanagro, appollaiato su una rupe di 820 metri. L'accesso al borgo era garantito attraverso quattro porte: Marvicino, Portuccia, San Luca e Bocca del Ponte, ricavate all'interno delle mura, nelle cui vicinanze sorgevano anche alcuni corpi di guardia.
Castello Normanno del Guiscardo
Maestoso ed imponente esempio di opera difensiva (X-XI secolo). La struttura originaria comprendeva un corpo centrale, tre alte torri unite da un muro, un torrione, due fortini e due porte di accesso, San Luca e Bocca del Ponte. E' detto "del Guiscardo", perchè i lavori che resero più difesa la struttura furono realizzati da Guglielmo di Cauciano, appartente alla famiglia di Roberto il Guiscardo. A partire dal XIV secolo divenne residenza signorile. Oggi parte della struttura è comunale, visitabile ed utilizzata per mostre e iniziative culturali.
Aperture
Sabato, domenica, festivi: 9:30 - 12:30 e 17:00 - 20:00
Dal martedì al venerdì: 9:30 - 12:30
L'antica strada medioevale
Probabilmente la prima via di accesso all'abitato; è una strada gradonata e selciata che collega i campi coltivati della valle al borgo. Percorrendola si incontrano la chiesa di S. Venere e le grotte usate un tempo dai monaci ortodossi per la meditazione.
Chiesa del Santissimo Salvatore
Nel cuore del centro storico, a ridosso del palazzo comunale, si afferma una delle prime testimonianze religiose del culto latino, la Chiesa del S.S. Salvatore. Chiesa Madre di Caggiano, risalente a XII secolo, lunga 30m, larga 10m ed alta 11m, è ad una sola navata, con presbiterio a volta ed il soffitto, ora in calcestruzzo, era anticamente costituito da una tela dipinta a cassettoni.
Santa Maria dei Greci
La Chiesa di Santa Maria dei Greci, risalirebbe secondo la tradizione locale, alla metà del VI secolo, tanto da essere considerata, in ordine temporale, la prima chiesa del paese; la sua originaria pianta a croce greca ne testimonia l'appartenenza ai monaci basiliani, ed al culto ortodosso, praticato fino al 1770, anno in cui vi è stato, invece, officiato il culto latino (e la pianta è stata rimaneggiata in funzione della croce latina). Al suo interno sono custodite ben nove opere del Peccheneda, tra cui la celebre "Madonna del Carmine con angeli e dannati", oltre all'altare maggiore in marmo e ad un altare in legno dedicato a san Bartolomeo. Sul muro esterno sinistro la leggenda vuole che si trovi la pietra Santa portata dai templari dalla Palestina. Gli antichi usavano toccarla al loro
Santa Caterina
Risale all'XI secolo ed era dedicata al culto greco-ortodosso, come confermato dalla pianta a croce greca. Fu danneggiata dal terremoto del 1857 ed in parte recuperata agli inizi del XX secolo, con l'aggiunta di affreschi sulla volta del presbiterio. Al suo interno conserva diverse opere di Nicola Peccheneda risalenti al 700.
Sant'Antonio
È inserita in un unico corpo di fabbrica con il monastero di San Francesco, o dei Padri Riformati. Costruito nel 1600 con l'apporto economico di tutte le famiglie del paese, fu consegnato al culto nel 1634 e chiuso nel 1866, quando l'edificio passò alla proprietà comunale. Conserva, al suo interno, numerosi dipinti del Guarino e del Peccheneda.
Santa Venere
La Chiesa di Santa Venere, conosciuta anche come Cappella di Santa Veneranda o, secondo altri, Chiesa di Santa Sofia, risalente probabilmente all'XI secolo, a navata unica e con abside semicircolare, rappresenta uno dei primi esempi, in zona, di edificio religioso in stile greco-bizantino. Essa è posta fuori dalle cinta murarie, al di sopra di uno sperone roccioso, ed è visibile dalla valle e dai belvedere di Portuccia e Marvicino. La sua edificazione fu dovuta, quasi certamente, alla presenza di Monaci Basiliani che, abbandonate le grotte e le cavità in cui si erano inizialmente rifugiati per sfuggire ai Saraceni, realizzarono, con l'aiuto della comunità locale, i loro primi luoghi di culto.
Sant'Agata
Sul colle di S. Agata si trovano i resti di una mansione dei Templari risalente al XIII secolo. Al suo interno ospitava una chiesa a navata unica dedicata a Sant'Agata, risalente al XII secolo. Nel 1312, la mansione passò all'ordine degli Ospitalieri.
San Luca
La Cappella di San Luca, edificata nel XIII secolo, si presenta a navata unica ed è stata, in passato, dimora della guardia avanzata; fino al 1864 era, inoltre, dotata di un attiguo ospedale dove, oltre a curare e dare ospizio ai pellegrini, si era soliti procedere anche alla distribuzione gratuita di medicinali ai meno abbienti.