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Punta Licosa


Punta Licosa è una Riserva Marina Italiana Protetta.
Secondo Strabone Punta Licosa deve il suo nome alla sirena Leukosia, infatti scrive: "Chi navighi il Golfo, da Posidonia, vede l'isola di Leucosia, a breve distanza dalla terraferma, il cui nome prende da una delle Sirene qui caduta dopo che esse, come si racconta, precipitarono nell'abisso del mare. Di fronte all'isola sta il promontorio antistante alle Sirenusse, che forma il Golfo di Posidonia." (da: Geografia, Libro VI, 1,1) La leggenda vuole che Leukosia sia una delle tre sirene che Ulisse incontrò nel suo viaggio, nell'Odissea omerica. Qui Leukosia si è suicidata dopo aver fallito con Ulisse, il quale è riuscito a non farsi irretire dal suo canto, e fu trasformata in scoglio. Oggi l'attuale Licosa è un promontorio caratterizzato da un parco forestale coperto da tipica macchia mediterranea.



Suggestivo è il tratto di costa cilentana tra Punta Licosa e Ogliastro, qui un sentiero stretto costeggia il mare, con tratti ombreggiati, e collega le due frazioni attraversando luoghi incantevoli come Punta della Scala e Torre di Mezzo, ma il percorso di trekking più amato e conosciuto è quello che parte da San Marco di Castellabate e raggiunge Punta Licosa. Durante questo itinerario spettacolari sono gli scorci panoramici sulla Baia di Castellabate e Punta Tresino, ed è possibile ammirare all'orizzonte la Costiera Amalfitana e persino l'isola di Capri.



Alla scoperta di Punta Licosa da San Marco di Castellabate: Il presente percorso naruralistico è molto facile, con durata di circa 2 ore e un dislivello soli 40 m. Itinerario ideale per chi si avvicina al trekking per la prima volta e per chi ama il mare. Si parte dal porto di San Marco di Castellabate e si seguono le indicazioni per Punta Licosa. La prima parte dell'itinerario è ombreggiata e costeggia qui e là qualche struttura ricettiva immersa nel verde. Stradafacendo Il sentiero attraversa boschi e macchia mediterranea, fra profumi di pini d'aleppo, mirti, lentischi e carrubi nonchè cale e spiagge. Con un pò di fortuna è possibile avvistare gazze, merli e gabbiani. I culmine della passeggiata è, infine, alla vista della mitologica isola di Licosa.