Una passeggiata per Piaggine, specialmente per i quartieri più antichi, quali Ponte e S. Giuseppe, ed in quelli rimasti più integri quali Tempa, Coste e S. Anna, è una esperienza suggestiva, un tuffo nel passato, camminando per un dedalo di vicoli, rampe che si inerpicano su per i monti, scoprendo pittoreschi angoli, in cui le case si addossano le une alle altre, scoprendo squarci di paesaggio naturale, cortili antichi ed eleganti ed artistici portali in pietra, testimonianza di un passato glorioso e di una raffinata perizia di artisti artigiani, purtroppo rimasti anonimi.
L'agglomerato si sviluppa seguendo il terreno in pendio con un ventaglio di vie verso la parte alta e verso il fiume Calore, formando una X.
Palazzi padronali
Stemmi, portali e cortili connotano molti palazzi e segnalano le famiglie più antiche.
I cortili dei palazzi più importanti sono pavimentati con l'acciottolato ricavato dalle pietre del fiume. Hanno un pozzo, una cappella, piccoli giardini con fiori e generalmente viti, locali terranei detti " magazzeni " per conservare le provviste. Erano parcheggio per le carrozze.
La presenza di "voccule" (anelli di ferro o pietra per attaccare gli animali da traino) ne sono la prova. Uno splendido esempio è il Palazzo Vairo in Piazza Plebiscito, costruito nel 1700.
La facciata è un vero gioiello. Presenta un portale in pietra alto tre metri, possente ed elegante con stemma nobiliare, una biscia attorcigliata ad un'ancora nel mare, con sopra tre stelle. Lavorate finemente in pietra sono le cornici delle finestre e del balcone.
Una cornice, sempre in pietra, separa il pianterreno dal primo piano. Le volute del ferro battuto del balcone riprendono i motivi curvilinei della decorazione in pietra. La linea curva, più volte inserendosi sulle linee orizzontali e verticali, dà un tocco di grazia quasi civettuolo al palazzo, controbilanciando la monumentalità e possanza del portale.
Il cortile, un tempo pavimentato a "rummoli " ( pietre di fiume) presenta un pozzo, una cappella ed un pergolato.
Altri palazzi, meno importanti, avevano cortili per tenervi paglia, fieno, animali da cortile, maiali (come testimonia la "gàvata" ovvero il truogolo in pietra o legno che vi si trova).
Nella maggior parte di questi cortili si trovano il forno e gli strumenti per la vinificazione. Sul cortile, infine, affacciano le stanze interne del palazzo.
Chiese e Conventi
Il fervore religioso è testimoniato dalla presenza di due conventi, quello dei Benedettini nel nucleo antico, e quello dei Cappuccini (1615, fornito di una biblioteca sede di una scuola di teologia e filosofia) nella parte alta del paese, e dalla presenza di molte chiese.
Chiesa di S. Nicola, eretta nel 1500 , ma più volte rimaneggiata.
Chiesa della Madonna del Carmine, annessa al convento dei cappuccini, di cui rimane solo il chiostro. Fu costruita nel 1500 e contiene un polittico (1633) di Giovanni De Gregorio, detto il Pietrafesa, dove la pittura si fa teologia ed esprime il controriformismo dei francescani.
Chiesa di S. Anna nella via omonima.
Chiesa di S. Pietro del 1200, restaurata nel 17° secolo e di recente.
Chiesa della Madonna delle Grazie, nella periferia del paese, nella parte alta.
Chiesa della Madonna del Vivo, cappella sul Monte Vivo a 1100 m. di altitudine. Viene aperta il 15 agosto per la messa, la processione e la festa dell' Assunta.
Piccola Cappella in una grotta naturale sul Monte Cervati (1898 m.) dedicata alla Madonna della Neve, la cui festa si celebra il 5 agosto.